Intervista al Dott. Salvatore Russo / Dottore Magistrale Igienista Dentale.
Gentile Dott. Salvatore Russo, come prima cosa voglio ringraziarla per la sua disponibilità.
Com’è cambiato negli anni l’approccio dei suoi pazienti nei confronti della prevenzione in ambito di salute orale? Le persone hanno una maggiore consapevolezza e sono più interessate a ricevere informazioni?
Credo sia doveroso, prima di rispondere alla sue domande, ringraziare lei in rappresentanza del portale “La mia salute orale”, per avermi nuovamente interpellato per conoscere la mia opinione sul tema della prevenzione odontoiatrica, da sempre mia missione di vita professionale.
La mia frase di esordio ad ogni lezione universitaria e al cospetto dei pazienti è: “cominciamo con il dire che la cura non è altro che il fallimento della prevenzione”.
Concetto già sviluppato nell’intervista pubblicata sul vostro portale nell’ottobre del 2013 dal titolo “La cura come passato, la prevenzione come presente e futuro”.
Detto questo, entriamo nel merito delle sue domande.
Al primo quesito le rispondo in maniera secca e coincisa, poiché lei ha utilizzato delle parole magiche: “i suoi pazienti”.
Se parliamo nello specifico dei miei pazienti, il loro approccio nei confronti della prevenzione odontoiatrica è cambiato dalla giorno alla notte. Non c’è uno di loro che non abbia preso coscienza (chi più, chi meno) di quanto sia importante la prevenzione.
Il “mio protocollo personale” prevede un lavoro, direi “maniacale”, prima sulla motivazione e poi sul trattamento clinico, mantenendo fede al giuramento che feci con me stesso al termine degli studi: parlare di salute e prevenzione prima di approcciarmi nella strumentazione clinica.
I miei pazienti sanno quanto una bocca sana sia importante per mantenere tutto il corpo in salute. Infatti i batteri presenti nel cavo orale, attraverso il torrente circolatorio, possono invadere e colonizzare altri organi del nostro corpo, fondamentali per la vita dell’uomo.
L’evidenza scientifica conferma la relazione esistente tra patologie orali e altre patologie sistemiche, ad esempio di tipo cardio-vascolare, immunitarie e così via.
Purtroppo in Italia “la cultura della prevenzione orale” non occupa ancora “il posto d’onore” che meriterebbe.
È innegabile che sia anche nostra, in qualità di professionisti del settore, la responsabilità di quanto accade, considerando che la maggioranza delle strutture odontoiatriche basa la loro attività sulla cura e non sulla prevenzione.
A conferma delle mie parole basti pensare ai tantissimi slogan pubblicitari odontoiatrici: “il mio impianto è meglio degli altri ed è ad un prezzo veramente irrisorio. Se vieni da me ti regalo anche la pulizia dei denti”.
La “pulizia dei denti” viene presentata come qualcosa di poco importante e quasi inutile, quando invece se eseguita come da protocollo e da personale serio e qualificato, è quella che permette di preservare la salute di denti e gengive, evitando la perdita dell’elemento dentario e il ricorso ad “una vite”, che neanche lontanamente emula una radice di dente naturale.
Le persone hanno bisogno di essere informate ed istruite. Non ho mai trovato, nella mia realtà clinica di 25 anni di professione, una persona non disposta ad ascoltare, se ben motivata.
Basta saper cercare le parole e i modi giusti, tenendo conto della realtà culturale e sociale dell’interlocutore che ci sta affidando la propria salute.
Non si può utilizzare lo stesso schema prestabilito, le stesse metodiche di istruzione di igiene orale con chiunque si abbia di fronte. Si deve essere coscienti che “esiste una chiave per ogni serratura, starà a noi avere la preparazione e soprattutto la pazienza di trovare quella giusta”.
Dott. Salvatore Russo è innegabile la sua grande esperienza nel settore. Ricordiamo ai nostri lettori che ha ricoperto per diversi anni la carica di docente all’Università di Tor Vergata – Roma, è stato consulente al Reparto di Diagnosi Igiene e Prevenzione Orale di Patologia Speciale dell’omonimo Policlinico, gestisce il proprio ambulatorio odontoiatrico e svolge attività di consulenza presso altri studi dentistici.
Per questo le chiedo, a suo parere esistono delle differenze tra le persone che si rivolgono alla Sanità Pubblica piuttosto che a strutture private?
Assolutamente no. Secondo la mia esperienza personale, non esistono grosse differenze da evidenziare nel percepimento del concetto di salute orale tra i pazienti che si rivolgono al Sistema Sanitario Nazionale, piuttosto che alle strutture private.
Purtroppo, spesso esiste una differenza di approccio dell’operatore clinico nelle due diverse realtà. Questo accade quando si vive la propria professione non come una missione e come un dovere sociale, ma più come un lavoro remunerativo.
Il periodo di crisi scoraggia le persone a prendersi cura della propria salute orale?
Sicuramente la crisi scoraggia tutti a fare tutto. La crisi va vista, a mio parere, come un’arma in più da utilizzare per motivare i nostri pazienti “a volersi bene”. La prevenzione infatti costituisce, oltre che una fonte innegabile di salute, anche una gigantesca fonte di risparmio.
Con il costo di una riabilitazione implanto-protesica di un solo elemento dentario, il paziente riuscirebbe a sottoporsi a 10 anni di prevenzione professionale, contribuendo a mantenere integra la salute del corpo oltre che quella dei suoi denti.
Pazienti, dedicate circa 7 minuti al giorno all’igiene quotidiana della vostra bocca e affidate la stessa per circa 40 minuti e per 2 volte l’anno al vostro igienista dentale o dentista di fiducia! Vogliate bene alla vostra salute.
L’operatore clinico ha una grossa responsabilità in tutto questo, crisi o non crisi: “non è bravo il sanitario che sa solo curare, ma è bravo il sanitario che oltre saper curare sa motivare e convincere gli altri a non essere direttamente responsabili della loro malattia”.
Paziente e professionista della salute orale una collaborazione vincente, anche in questo periodo di crisi.
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L'articolo “Pazienti ieri, pazienti oggi”. Intervista al Dott. Salvatore Russo sembra essere il primo su La mia salute orale.
